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ANTICRISI è un servizio dello Studio "Addestramento Anticrisi & Psicoterapia" del Dott. Gianni Lanari finalizzato a definire comportamenti, pensieri ed emozioni per uscire dal tunnel della crisi

 

COME COMUNICARE AL DATORE DI LAVORO IL MIO PROBLEMA SULLO STRESS LAVORO CORRELATO



QUESITO ANTICRISI ALL'AVVOCATO MARCO BAIO

 

QUESITO: 

Devo comunicare al mio Datore di Lavoro, il mio problema sullo "stress correlato"; avevo già trasmesso al R.L.S. la trasmissione come segue : 

Gent.le Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, Spero che nel suo ruolo e compito sia in possesso di aver valutato fattori lavorativi potenzialmente stressanti, e non lo stress; deve in particolare controllare che vi sia l'adozione di misure idonee e concrete per l'eliminazione o la riduzione del potenziale stressogeno dei vari fattori lavorativi. A questo scopo chiedo di darmi una risposta alla presente e allo stesso D.Lgs. 81/08 decreta che nella redazione del documento della valutazione dei rischi si deve fare riferimento a tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell'Accordo europeo dell'8 Ottobre 2004 (art. 28, comma1).Ecco perchè chiedo che mi rappresenti, applicando in maniera consapevole e partecipata, un percorso di valutazione dello stress lavoro-correlato che rappresenti una presa di coscienza dell'azienda e del lavoratore sullo specifico rischio. Dal 31 dicembre 2010 è ormai obbligatoria l'effettuazione della valutazione del rischio stress lavoro correlato (art. 28 comma 1 bis D.Lgs.81/08, D.Lgs.106/09).La valutazione del rischio da stress lavoro correlato viene effettuata dal Datore di Lavoro avvalendosi del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), degli Addetti al Servizio, con il coinvolgimento del Medico Competente e dei RLS. Inoltre (art. 29 comma 3 D.Lgs 81/08) il DVR deve essere immediatamente rielaborato in occasione di modifiche del processo produttivo o dellorganizzazion e del lavoro significative ai fini della salute e sicurezza dei lavoratori o in relazione al grado di evoluzione della tecnica, della prevenzione o della protezione o a seguito di infortuni significativi o quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne evidenzino la necessità.

Cordialmente,

Dott. XXXXXXXXXX

 

RISPOSTA:

Egr. Dottore,

nel rigraziarLa per essersi rivolto al Team dello Sportello Anticrisi, Le significo quanto segue:

Innanzitutto, Le rammento che avendo posto il Suo quesito tramite il sito www.anticrisi.biz ha accettato le condizioni di cui alla liberatoria e alle note legali in esso esplicitate e la presente risposta sarà da considerarsi esclusivamente informativa, con autorizzazione nei confronti del titolare del sito e dei professionisti suoi collaboratori alla raccolta e al trattamento dei dati forniti nel rispetto della legge n. 196/2003 ed autorizzazione inoltre in favore del sito www.anticrisi.biz alla pubblicazione in forma anonima del tuo quesito e della relativa risposta.

Sulla scorta delle informazioni rese:

mi pare abbia richiesto come segnalare al datore di lavoro i rischi dati da un possibile stress correlato nell'ambito del rapporto lavorativo. Ciò è stato segnalato da Lei nella comunicazione già inoltrata al nominato Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. Effettivamente,  a partire da gennaio 2011, è previsto per legge (si veda articolo 28, comma 1, del decreto legislativo 81/2008) che il datore di lavoro effettui la valutazione del rischio di stress lavoro-correlato e lo inserisca nel documento di valutazione dei rischi cui sono esposti i lavoratori della sua azienda.Tale impostazione deriva da un riconoscimento via via sempre più penetrante anche nell'ordinamento giuridico europeo.D'altra parte, il nuovo Testo Unico sulla sicurezza dispone che il datore di lavoro valuti tutti i rischi, "compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato" (decreto legislativo 81/2008, articolo 28, comma 1), ampliando e definendo così quanto previsto nella normativa degli anni '90 (decreto legislativo 626/1994, articolo 4 e successive modifiche e integrazioni) inoltre viene stabilito che la valutazione del rischio di stress da lavoro sia effettuata sulla base di specifiche indicazioni metodologiche elaborate dalla Commissione consultiva permanente presso il Ministero del lavoro (il quale ha provveduto il 18 novembre 2010 con lettera circolare del ministero del Lavoro e delle politiche sociali). Ciò detto, potrà utilmente comunicare al datore di lavoro in forma libera e senza formule sacramentali, ma in maniera dettagliata e non generica, ogni rischio da Lei individuato e segnalare gli eventuali inadempimenti del medesimo nonché del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza il quale, ad esempio potrà essere stato inerte dopo la Sua segnalazione (contenente ovviamente un diffida a mettersi a norma).In difetto di riscontro e/o risoluzione potrà utilmente adire l'autorità giurisdizionale che, accertata rigorosamente la prova dello stress in questione, potrà emettere provvedimento di condanna con imposizione di rimuovere i rischi accertati. Il mio Studio, il quale ha maturato una significativa esperienza anche in subiecta materia, si rende disponibile, previo fornirsi di ulteriori informazioni/dettagli e documentazione (specie sull'attività lavorativa da svolgersi), nell'assisterLa ai costi contenuti dati dall'adesione al progetto Anticrisi, in una opportuna e qualificata difesa tecnica stragiudiziale e se necessario giudiziale al fine di tutelare al meglio i Vs interessi.

 

Distinti saluti

Avvocato MARCO BAIO

 

 

 

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